Appello ai cittadini

 

APPELLO AI CITTADINI.

 

NON LASCIAMO CHE

CIO’ACCADA!!!

LUNEDI’ 6 AGOSTO 2012

SCIOPERO NAZIONALE

POSTE ITALIANE S.P.A.

 

PRESIDIO P.ZZA STROZZI

ORE 10,30 – FIRENZE

 

 

POSTE ITALIANE : un’azienda nata per garantire il servizio pubblico postale e tutelare il piccolo risparmio, divenuta S.p.A. 1998, ma ancora interamente di proprietà del Ministero dell’Economia, unico azionista e quindi a tutti gli effetti pubblica che nonostante gli utili di bilancio degli ultimi 8 anni

chiude più di 1100 uffici postali “minori” e taglia altri

12.000 POSTI di lavoro NEL RECAPITO ENTRO FINE ANNO.

QUESTO SIGNIFICHERA’ LA FINE DEL SERVIZIO PUBBLICO;

Un po’ di informazione sui passaggi più significativi che ne stanno decretando lo smantellamento.

  • Dal 2005 al 2011 (riorganizzazione ancora in corso) si è passati da 5048 uffici di Recapito a 2924, le conseguenze per gli utenti: per ritirare una raccomandata un pacco e la posta che arriva sempre più in ritardo devono fare decine e decine di chilometri con maggiori disagi (a volte insormontabili) per anziani e portatori di handicap, si creano così di fatto utenti di serie A ,quelli delle grandi città, e utenti di serie B, quelli dei comuni più piccoli.

  • Luglio 2010 taglio, sempre nel recapito, di 5857 unità e soppressione del servizio il sabato con conseguenze negative sia per cittadini che per i dipendenti.

  • 2012 progetto di chiusura di circa 1200 uffici postali (UP) definiti “MINORI” dei piccoli comuni e zone limitrofe con chiari disagi per l’utenza, ricadute sugli uffici che rimangono e fine, anche, della funzione sociale dell’UP come presidio pubblico nei piccoli comuni.

  • 2012 Recapito taglio di 12.000 posti di lavoro, esuberi e aumento dei carichi di lavoro per i lavoratori che restano, aumento dei rischi per la sicurezza ed ulteriore inevitabile scadimento della qualità del servizio.

Tutto questo nonostante il bilancio dell’azienda, dai 292 milioni di euro di attivo del 2005 sia salito, in un crescendo continuo, fino ai 1.081 milioni nel 2010 ed ai 846 nel 2011.(e dicono che sono in crisi)

Se non interviene una inversione di tendenza a difesa del servizio pubblico saràla fine del servizio postale universale e della tutela del piccolo risparmio garantiti da Poste Italiane.

È infatti pronto il progetto di soppressione di Poste Italiane che prevede, entro il 2013:

– Trasformazione del bancoposta in banca (non abbiamo certo bisogno di un’altra banca).

– Forte riduzione del servizio postale universale (non avremo più lo stesso diritto di ricevere la posta).

– Spacchettamento del recapito a favore di tutti i soggetti, grandi e piccoli, che vorranno appaltarsi solo i territori ed i servizi più fruttuosi (in un valzer di appalti e società, da chi andremo a cercare la nostra posta?)

Siamo fermamente convinti che il servizio postale, per il suo ruolo di connessione sociale e per la funzione di tutela del piccolo risparmio, possa essere considerato un bene comune.Per difendere questo bene comune, il servizio pubblico, l’occupazione e tutti i beni comuni, non dobbiamo rassegnarci ma prendere l’iniziativa e lottare uniti,

Cittadini, Movimenti, Amministrazioni Comunali e Lavoratori.

 

COBAS LAVORO PRIVATO – COBAS POSTE.C.U.B. POSTE Collettivi Unitari di Base.

ROMA TEL. 06-77591926. www.cobasposte.it , poste@cobasposte.it MILANO Tel. 3477602660. cubposte.altrevista.it, cubposte@tiscali.it

 

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